giovedì 4 novembre 2021

The blow Job (il pompino)

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cocksucker

Potere del pompino, vieni a me! Visto che un paio di settimane fa abbiamo affrontato le linee guida per un cunnilingus da applausi, è arrivato il momento di diventare delle/dei pro nella nobile arte della fellatio.

Il pompino è sempre stato amato e odiato. Amato dai pene-muniti, soprattutto per il suo appeal visivo, odiato in particolare dalle femministe più convinte che lo dipingono spesso come un atto di sottomissione. Se da un lato è vero che le dinamiche di potere giocano un ruolo per nulla marginale durante un pompino, è anche vero che “scopare” la bocca di qualcun’altra/o è una delle tante esperienze di sesso orale possibili. Senza dimenticare che chi fa il pompino, anche se è in ginocchio, è la persona con più potere in assoluto. Non dimentichiamo che sta tenendo tra le labbra (e tra i denti) i genitali di qualcun altro… Chiarito questo punto, andiamo a sviscerare i 5 ingredienti fondamentali per un pompino con i fiocchi.

Resta valida la regola aurea di ogni tipo di rapporto sessuale. Ormai dovrete saperlo a memoria, ma io ve lo ricordo lo stesso. Due cose non possono mai mancare in camera da letto (ma anche in cucina, in piscina, al mare, sulla lavatrice, etc.): comunicazione e lubrificante. Perché è vero che le 5 regole che vedremo a breve sono quasi sempre vere, ma esistono ovviamente pene-muniti con gusti molto diversi e ciò che piace a uno potrebbe non piacere all’altro. Chiedete sempre al partner che tipo di stimolazione preferisce, se va tutto bene, se è a suo agio, se preferisce fare altro e via dicendo. E usate il lubrificante, che non è mai troppo.

A me gli occhi
Gli uomini sono creature prevalentemente visive. Ovviamente non è così per tutti (e non solo gli uomini apprezzano questo tipo di stimoli), ma la maggior parte risponde meglio quando è la vista, prima degli altri sensi, ad essere… titillata. Durante un pompino la componente visiva dell’atto ha un grandissimo valore per un pene-munito. Proprio per questo motivo, non sottovalutate il potere del contatto visivo: fissarlo negli occhi mentre fate scivolare il suo prezioso arnese tra le labbra, intanto vi dà la possibilità di vedere in diretta la sua reazione, ma soprattutto darà una spinta in più al tutto, generando un tipo di connessione e di carica erotica che il solo gesto manuale (in questo caso, orale) da solo non potrebbe mai generare. Provare per credere.
 
civetta occhi puntati

Muovi quella lingua
Senza la lingua, la nostra bocca assomiglierebbe a un’altra vagina… con i denti. A fare la differenza, è proprio questo muscolo guizzante che durante un pompino è in grado di regalare sensazioni paradisiache. Va tenuta morbida, sempre in movimento, sia durante il pompino, sia come alternativa da alternare al soffocone puro. Si possono dare leccate lunghe che vanno dalla base del pene fino alla punta, ma anche passate più piccole, concentrate magari sul frenulo (quel piccolo filettino che congiunge la cappella e l’asta del pene, sul lato inferiore) oppure sul glande, leccate verticali o circolari tutto attorno alla cappella, a bocca chiusa mentre andate su e giù oppure leccate sfacciate a bocca aperta, magari facendo finta di leccare un gustoso cono gelato. Le possibilità sono infinite, ma la regola è una: usate quella lingua.

Non solo pene
Non esiste mica solo lui, ricordiamocelo ogni tanto. Prima di tutto, i testicoli: non vanno, poverini. Abbandonati a se stessi e un po’ nascosti, meritano anche loro qualche bacio o qualche leccata. Sapevate che l’atto di succhiare (dolcemente eh) i testicoli e lo scroto si chiama “la bustina del té”?  Ma se ci spingiamo ancora più giù, ecco il perineo che nasconde il Punto L, in pratica una parte del muscolo pubococcigeo che, se stimolato, porta orgasmi molto diffusi e lunghi per gli uomini. Vale la pene provare a stimolarlo anche con la lingua, magari mentre ci spingiamo ancora più verso sud, per un bell’analingus, ovvero la stimolazione orale dell’ano. Si possono anche combinare le cose: pompino “classico” più stimolazione manuale dei testicoli o del perineo e (solo se preventiavente concordato e con abbondante lubrificante) un ditino birichino da dietro. Du gust (ma anche tri o four) is meigl che uan.


Noci appese a simboleggiare la prevenzione ai testicoli

Mani birichine
A proposito di combinazioni: va bene che stiamo facendo sesso orale, ma non è vietato usare anche le mani, anzi, è consigliatissimo! Un po’ per combinare diverse sensazioni contemporaneamente (come dicevamo sopra), ma anche per “aiutarci” soprattutto quando le dimensioni del partner non ci consentono di prenderlo tutto in bocca. A questo proposito, il deepthroating (effetto “gola profonda”) non per tutte: ci vuole allenamento per abituarsi a non sentire il riflesso del vomito e comunque non è detto che la sensazione di soffocamento sia piacevole per tutte. Per ovviare al problema, possiamo appunto aiutarci con le mani. Unendo pollice e indice (ma anche medio e anulare) come per fare il segno “ok” e tenendo le due dita aderenti alla bocca mentre facciamo un pompino, di fatto “allunghiamo” il nostro cavo orale di un paio di centimetri. Trucchetto da pro.

Tu godi, io godo, noi godiamo
Così come per il cunnilingus, la partecipazione entusiasta a un pompino è uno degli ingredienti fondamentali, non un plus. Fare le cose controvoglia non è mai una buona idea. Se facciamo qualcosa in camera da letto, che sia una posizione o una fantasia, è bene farla perché ci piace o almeno perché l’idea ci stuzzica, non solo perché il/la partner ce l’ha chiesto insistentemente. Stessa cosa vale per il soffocone: a me piace fare pompini al mio partner, è qualcosa che mi eccita, quindi cerco di farglielo capire. Mugolii, gemiti, un sorriso sornione, occhi negli occhi per vedere il momento esatto in cui tocca il punto di non ritorno solo grazie alle mie labbra. Far godere il partner è un piacere. Il pompino non deve per forza piacere a tutti/e, ma se dobbiamo fare qualcosa controvoglia, meglio non farlo affatto. A prescindere dalla tecnica, un pompino fatto con entusiasmo e amore è un pompino da standing ovation.

Post scriptum: ingoiare o non ingoiare?
La scelta sta a chi si ritrova con lo sperma in bocca. Nessun può costringervi a ingoiare se non ve la sentite. E, cari pene-muniti, non prendetela sul personale se il/la partner preferisce sputare il vostro seme. Non è sempre una questione di sapore: a volte, semplicemente, non va. Se invece proprio il sapore non vi piace, si può sempre provare a mangiare leggero prima del pompino, preferendo frutta e verdura, che sembra aiutino a dare un sapore più dolce allo sperma. Vale la pena fare un tentativo, ma ingoiare non è obbligatorio. Senza contare che, per esperienza, posso dire di aver visto reazioni molto più scomposte quando facevo ri-colare lo sperma sul pene… Ma son gusti. 

(fonte : Valiziosa.com)